L’IoT (internet delle cose) sbarca in Hotel

L’IoT (internet delle cose) sbarca in Hotel

Fino a qualche anno fa la domotica era un lusso per pochi, dai costi a dir poco proibitivi.

Con l’avvento dei dispositivi IoT (internet delle cose), uno tsunami di piccoli dispositivi senza fili ed interconnessi hanno travolto il mercato della domotica residenziale, rendendolo accessibile ad una platea molto più ampia di pubblico.

Oggigiorno, è alla portata di tutti la gestione smart di prese, punti luce, strisce LED, caldaie, termostati, utilizzando soltanto connessioni WiFi ed il proprio smartphone.

Interconnesso non significa aperto

La diffusione di soluzioni IoT ha comportato un proliferare di App e servizi cloud aderenti a standard o protocolli tutt’altro che standard. La stragrande maggioranza dei produttori vincola infatti il funzionamento alla propria infrastruttura.

Tuttavia il progresso non si può arrestare; ben presto la comunità di appassionati e programmatori ha trovato il modo per sostituire il firmware proprietari con altrettanti open-source (ovvero coi sorgenti pubblici e liberamente modificabili) basati su protocolli standard (MQTT). I dispositivi così “riprogrammati” diventano interoperabili con i più diffusi software domotici opensource (openhab, home assistant e domoticz). L’esempio più conosciuto di questo genere di progetti è Tasmota, nato per sostituire il firmware dei prodotti di Sonoff (uno dei più conosciuti brand dell’IoT low-cost, sbarcato anche su Amazon).

Shelly Cloud: dalla Bulgaria con furore

Nel 2019, una azienda bulgara di nome Allterco Robotics ha dato vita a Shelly Cloud, una famiglia di dispositivi IoT nati per soddisfare le esigenze degli appassionati integrandosi con terze parti grazie al supporto nativo del protocollo MQTT. La famiglia Shelly Cloud annovera qualsiasi tipo di attuatore e sensore, alimentato sia in alternata, in continua o a batterie.

Che la rivoluzione abbia inizio!

L’IoT arriva in Hotel

Come è successo per la domotica, anche l’IoT si sta rapidamente diffondendo anche in settori non domestici, compreso quello dell’ospitalità (alberghiera e non); GFP Lab intende ampliare il proprio ecosistema integrando i dispositivi Internet-delle-Cose.

Il software Giano, dalla versione 5.0, supporta il protocollo MQTT e, in particolare, gran parte dei dispositivi Shelly Cloud, indispensabili per affrontare scenari retrofit o low-cost all’interno della camera d’Hotel:

Plug & Play

  • ShellyPlug / ShellyPlug-S (prese intelligenti);
  • Shelly Bulb (bulbo RGB; in formato E27);
  • Shelly Duo (bulbo dimmerabile o RGB; in formato E27 o faretto GU10);
  • Shelly Vintage (bulbi vintage; in formato E27);
  • Shelly Button (pulsante a batterie).

 

Sensori

  • Shelly DoorWindow (contatto magnetico per porta o finestra; a batterie);
  • Shelly Flood / Shelly GAS / Shelly Smoke (sensori allagamento, GAS e fumo; a batterie);
  • Shelly HT (sensore umidità e temperatura; a batterie);

 

Relays

  • Shelly 1/ Shelly 1PM / Shelly 2.5 / Shelly i3 / Shelly UNI / Shelly EM / Shelly 3EM (moduli di I/O);
  • Shelly 4 Pro (modulo di I/O per barra DIN);
  • Shelly Dimmer (per luci dimmerabili);
  • Shelly RGBW (per strisce LED RGBW o monocolore).

Nei prossimi articoli approfondiremo l’utilizzo pratico di questi dispositivi IoT in ambito alberghiero.

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